INTRODUZIONECosa sarebbe stato il mondo, l’umanità, se non fosse esistito l’errore ?Cosa sarebbe accaduto se Colombo fosse arrivato veramente nelle Indie ?A quali scoperte non avremmo assistito se lo scienziato non avesse commesso il “fatidico” errore ?Quale altra opera al posto della “Divina” avremmo avuto se Dante, peccatore, non avesse smarrito la "Diritta via" ?Questi ed altri interrogativi ci portano a prendere in considerazione l’errore e ci sembra veramente paradossale voler giungere ad elogiare ed incoraggiare l’errore in una istituzione, la scuola, da sempre riconosciuta, dal senso comune, come l’istituzione che deve correggere l’errore e deve indirizzare sulla “retta via”.È difficile pensare che si possa valorizzare ciò che deve essere eliminato, per cui diventa normale ritenere che la paura di sbagliare debba essere profondamente radicata negli studenti e che si debba fare di tutto per evitare l’errore .Tale convinzione è essenzialmente dovuta alla comune ed antica impostazione didattica della scuola che vede nell’errore la condizione prima da evitare.Alla luce di attenta riflessione e con il sostegno del pensiero di autorevoli studiosi, un ripensamento sulla funzione dell’errore appare particolarmente importante nell’apprendimento scolastico.
- Subject:
- Higher Education
- Material Type:
- Lesson Plan
- Author:
- Andrea Francesco Scozzi
- Date Added:
- 02/11/2017